venerdì 4 febbraio 2011

Baculum extradentatum: questo sconosciuto (o forse no....)

L'insetto stecco (Baculum extradentatum) è un insetto dell'ordine dei fasmidi (Phasmatodea), al quale appartengono anche altre 2500 specie. La maggior parte di queste abita nelle zone tropicali, ma in Europa se ne trovano circa 20, fra cui l'insetto stecco.

Adesso sappiamo a queale famiglia appartiene, e pure il suo nome scientifico, ma a cosa assomiglia, questo insetto? Ad uno stecco, ovviamente! Ma lasciando da parte le battute, si può dire brevemente questo: il suo corpo é costituito da un unico pezzo centrale, che gli dona la somiglianza ai rami, fornito di 3 paia di zampe e sulla testa si trovano un paio di antenne, degli occhi e degli ocelli, cioè occhi "primitivi", che si trovano anche su numerosi altri insetti. Ovviamente presenta un apparato masticatore,  adattato al suo cibo prediletto:le foglie.

Un insetto stecco, nello "steccario" che abbiamo costruito

Possono riprodursi in due modi: per riproduzione sessuata e per parteneogenesi. Nel primo caso servono un maschio e una femmina, nel secondo caso no. Difatti la partenogenesi (dal greco παρθενος, «vergine» e γενεσις, «nascita», ovvero riproduzione verginale) permette alle femmine di creare dele uova non dfecondate, dalle quali nasceranno delle figlie (eh si, tutte femmine), totalmente identichealla madre, non essendoci stato uno scambio di gameti con un altro esemplare di insetto stecco. Dei cloni, in un certo senso.
Ovviamente, nel caso di riproduzione sessuata si troveranno sia maschi che femmine, e saranno tutti diversi (anche se sfido chiunque a distinguere un insetto stecco da un altro).
I piccoli sembrano in tutto e per tutto degli  adulti, ma in più piccolo, ed effettuano varie volte la muta, fino al  raggiungimento della maturità.

Il ciclo riproduttivo dell'insetto stecco

Per quanto riguarda l'allevamento dei Baculum extradentatum, non c'è molto da dire, poiché è molto semplice: serve solo un contenitore, neanche troppo grande, nel quale si provvederà a lasciare un ramo di rovo o di lampone, in un contenitore con dell'acqua, ma nel quale gli insetti non possano cadere (già, non sanno nuotare). Per di più non serve neanche un coperchio! Infatti non si spostano molto (in effetti un ramo che si sposta da solo non è molto credibile), e ci saranno ben pochi fugitivi... E anche se scappassero non sono dei gran corridori, e avreste poche difficoltà a riprenderli e rimetterli "a posto". Nel caso vogliate assolutamente mettere un coperchio ricordate: sembrano rami, ma non lo sono, e per questo necessitano di ossigeno, quindi praticatevi dei buchi, se non volete che muoiano soffocati.

Il nostro steccario